Ho guardato l’onda ritrarsi
seduta su scogli di memorie
e del vento non sento più la brezza
sfiorarmi il viso.
- Chissà dov’ero
e dove vagava il mio sguardo -
Forse alla luna,
forse nel soffio d’ali,
quando in un gabbiano a riva
mi sono persa
o a ridosso d’un macigno
sui miei passi.
E’ la stanchezza
di ombre su orme bagnate
a stringermi la gola.
Amnesia che mi raggela
e m’allontana dalla vita,
ferita da aghi d’incertezze.
- Non riconosco più la strada
Straniera è la mia stanza -
E cammino ansimando
su sentieri corrosi dall’ostinazione
senza meta,
vedendomi inghiottire da un sole
che gioca a nascondino.
E nel raggiungermi
stremata sul selciato dell’ignoranza,
smetto di guardarmi intorno,
quando mi volto
e vedo un altro giorno
aprirsi al vuoto
Dalla silloge" Appoggiata su una Nuvola"
Cometarii
Complimenti !