QUEL SENTIRE STRANO
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Poi si chiuse la porta.
 
Ritornarono i fantasmi
a sottolineare la perdita del senso.
 
Non c’era nessuna briciola
sul pavimento.
Tutto al loro posto
come da copione.
 
Gli altri erano solo burattini,
e con i fili tesi tra le mani
oltrepassai quel bivio
dove il pensiero va a morire
e si ritorna a casa.
 
Non mi aspettai
di evadere la posta
erano lettere abbandonate
al destino,
o di ritrovarmi
a incartare il giorno
appena terminato.
 
Il soliloquio lo feci col respiro
dove s’accentua il pensare,
dove è là che vola il pensiero,
a quel bisogno dell’avere
e di dare aria da tenere stretta
anche nel silenzio.
 
E non c’è acqua
che diluisce il desiderio,
se l’io giace fermo
a quel sentire strano
 
Dalla Silloge "Dove il pensiero non annega"
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Cometarii

  • Complimenti !

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